La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 17160 del 12.07.2017, ha dichiarato illegittimo il licenziamento comminato al dipendente, riconducibile alla fattispecie dei licenziamenti disciplinari, per avervi la società provveduto senza aver riconosciuto al lavoratore privo di regolare contratto di lavoro, il termine di legge per presentare le proprie…
Si, dicono gli Ermellini! Il dipendente che abbia denunciato il proprio datore di lavoro ovvero un suo superiore gerarchico, non può per questo stesso motivo essere licenziato, a patto che la denuncia-querela, così come presentata, non configuri ipotesi di calunnia, cioè non contenga fatti non veritieri, riferiti alla Competente Autorità…
Vittoria!!! Il Tribunale sezione Lavoro di Roma, ha sposato in toto le considerazioni in diritto mosse dallo Studio Legale Falorio a tutela di ben 9 lavoratori – autisti di autobus urbani, di una nota azienda facente parte del Consorzio che ha in appalto il servizio trasporti pubblici Capitolini, licenziati per…
A quanto pare, sì! A stabilirlo è la Sezione Lavoro del Tribunale di Catania, chiamato a decidere sul ricorso presentato da una lavoratrice licenziata proprio tramite la chat di Whatsapp. WhatsApp, il più popolare social network dell’ultimo decennio, dove, solitamente, si condividono contenuti foto e video con amici e familiari,…
La legge stabilisce termini certi e perentori per impugnare il licenziamento che il dipendente si vede comminato dal proprio datore di lavoro. Il primo termine (c.d. di impugnazione stragiudiziale) è quello di 60 giorni, che decorre dalla ricezione o notifica della lettera di licenziamento; il secondo termine (c.d. di impugnazione…
Perdere il controllo della propria autovettura a causa della presenza di acqua, caduta e presente sul manto stradale a seguito di improvviso temporale, andando a finire la corsa contro un palo e, purtroppo, perdendo la vita. Questa, la triste cronaca di un sinistro occorso non troppi anni orsono. La domanda…
Gli Ermellini, con la recente Sentenza num. 10024/2017, sono intervenuti sull’annosa questione della guida in auto con volume della musica (autoradioradio) esageratamente alto. E’ quanto accaduto questa volta ad un giovane autista siciliano, sanzionato per disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, ai sensi dell’art. 659 del codice penale.